Giulia Michon Pecori, contemplazione da wunderkammer

GIULIA-RITRATTO

Parafrasando Sibella Court, anche Giulia è cacciatrice di tesori, cercatrice di perle, costruttrice di nidi. Disegna utensili, tra le tante cose che disegna, crea spazi e interni. Parla sempre con qualcuno e scrive usando rimasugli e cianfrusaglie, merceria e utensileria, viaggiatori e mercanti. Attribuisce sempre il nome ai colori con cui dipinge.

E’ grazie a lei che ho appreso i primi rudimenti dell’arte del fare, affascinata dalla sua capacità di trasformare, ricreare, reinventare, assembleare per dare nuovi sensi e significati.

Barocca, vittoriana, di certo è che, se entri nella sua casa, ti ritrovi avvolta da atmosfere lontane, oniriche. Lei poi porta con sé la gioia di far sentire bene gli amici e di sorprenderli ogni volta con allestimenti nuovi e speciali, senza tempo.

Lei, con la semplice amicizia, ha condiviso un progetto Sa’rosas e così io ho avuto l’onore di starle accanto nel tempo del lavoro.

Grazie a lei, infatti, ha preso vita la collezione di collane “Superba in primis”. Il sogno e la visione di Giulia hanno accompagnato la costruzione di nuove sculture da indossare impreziosite nella presentazione dalle sue lanterne magiche, vere lampade contemplative, dove mondi utopici prendono forma grazie a giochi di specchi e dove le collane possono essere riposte.

Autentici pezzi unici, come il suo talento.

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